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Fiducia nei sistemi automatizzati
Fraunhofer IESE - Claudia Reis

Quando si tratta di automobili che guidano sé stesse, la maggior parte delle persone è ancora titubante. Nell'ambito del progetto SECREDAS, un consorzio di ricerca, tra cui l'Istituto Fraunhofer per l'ingegneria del software sperimentale IESE, sta studiando la sicurezza, la protezione e la privacy di questi sistemi. L'obiettivo è aumentare la fiducia in tale tecnologia.
C’è ancora molto da fare prima che le persone possano abbracciare una nuova tecnologia come la guida autonoma. Quando si tratta di prendere decisioni nel traffico stradale tendiamo a riporre maggiore fiducia nei conducenti umani che nel software. Aumentare la sicurezza di questi sistemi è l’obbiettivo del consorzio alla base del progetto SECREDAS, che riunisce 69 partner provenienti da 16 paesi europei, tra cui l’istituto Fraunhofer. Il problema con le reti neurali è quello della poca chiarezza nel modo di prendere decisioni da parte di esse. “Stiamo sviluppando un supervisore della scurezza, ciò monitorerà in tempo reale le decisioni prese dalla rete neurale”, afferma Mohammed Naveed Akram di Fraunhofer IESE. Una rete neurale valuta la situazione generale: chi ha la precedenza? Il semaforo è rosso o verde? Ci sono pedoni nella zona di pericolo? Nel frattempo, gli algoritmi del supervisore della sicurezza si concentrano su parametri specifici come il tempo generale di collisione (GTTC), che si basa sulle traiettorie di qualsiasi veicolo in rotta di collisione, o la velocità di impatto nel caso peggiore. “Abbiamo studiato varie metriche per vedere quanto bene possiamo valutare una situazione pericolosa” spiega Akram. I ricercatori hanno utilizzato la simulazione al computer per modellare l’efficacia di queste metriche in una serie di situazioni critiche, con risultati impressionanti.

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